A cinque metri!Non sono certo più un fanciullo e la prima cosa che penso di portare ad un concerto è il binocolo.
Sono passati da tempo i bei momenti di quando si aveva l'energia di gettarsi nella mischia e non toccare terra per ore stretto tra quello alla tua destra e quello alla tua sinistra in un bagno di folla per essere il più vicino possibile al palco.

Quello che è successo questa volta, però, è che a Roma hanno suonato gli U2 nel famoso Tour 360!!!

Se devo fare dopo anni un'ammazzata per un concerto, forse quello degli U2 è l'unico che davvero lo merita. Non sono mai stato uno di quei fan che si strappano i capelli per nessuno ma gli U2 sono sicuramente tra i miei 10 TOP 5!!! O.o
Seguendo l'entusiasmo del mio amico president (per il quale gli U2 occupano almeno 9 posizioni su 10 dei suoi TOP 5), mi sono lasciato trascinare nell'avventura "prato".

Siamo in quattro: president, Roberto, Ludo (francese, venuto appositamente da Parigi per l'occasione) e me.
Come più o meno tutti i concerti, inizieranno a suonare alle 21 circa... noi ci troviamo allo stadio Olimpico alle 10.00!!
Subito fuori dallo stadio troviamo un'organizzazione a "vasconi": fanno entrare un po' di gente nel primo "vascone" e quando si è riempito con un numero considerevole di persone, lo chiudono e guidano la gente verso il secondo "vascone" e così via fino al quarto. Questo per poi aprirli in ordine con un certo lasso di tempo tra l'uno e l'altro per una questione di sicurezza.
Quando arriviamo c'è già una folla assurda e ci chiude il secondo vascone davanti al naso: doppia fregatura!! Primo per non essere riusciti ad entrare nel secondo vascone e poi per... un terribile sospetto che si è puntualmente verificato.

Ancora c'è calmaCi sediamo davanti alle transenne cercando, su consiglio di president, di occupare più spazio "vitale" possibile, nonostante intorno a noi tutti siano seduti per terra come noi. La sua insistenza su questo dettaglio mi sembra un tantino esagerata ma mi spiega che potrebbe succedere che ad un certo punto qualcuno (dolosamente o meno) lanci la voce che si stiano aprendo i cancelli per entrare nello stadio.
Mi domando come sia possibile visto che tutti sanno che i cancelli non verranno aperti prima delle 16.30 e cerco di convincermi che nel caso non si farà altro che invitare la gente a sedersi nuovamente... ILLUSO!

Passano 2 ore in una calma quasi rilassante, nonostante sia ottobre ma il sole picchi come a luglio.
Il delirio ha inizioPoi si avvera il temuto incubo: in un momento di ordinaria follia tutti scattano in piedi nella speranza di poter entrare...
nella mia estrema ingenuità non avevo considerato una cosa fondamentale: il problema non era semplicemente rimanere seduti o meno, il problema è che in questi casi chi si trova dietro in una posizione "lontana" approfitta di questi momenti per avanzare di qualche posizione...
...il che ovviamente non diventa più una lotta a cercare di rimanere seduti fino all'apertura delle transenne, ma in modo molto più primordiale di non farsi fregare il mezzo metro di spazio che ci separava dal passaggio (in mezzo metro di profondità per dieci di larghezza possono entrarci tranquillamente 100 persone e onestamente non mi sembra giusto farsi superare da così tanta gente arrivata dopo di noi) quindi controvoglia mi alzo e sto al "gioco" sperando che sia solo passeggero... ILLUSO!

Dopo un'ora in cui capisco finalmente che alle sardine non importa morire, quello che realmente temono è finire in una scatola pressate, riusciamo a ricavarci ognuno quei 3-4 cm di raggio d'azione in più che ci permettono di sederci sul proprio posto.
Ovviamente c'è la più completa assenza di aria, ma sparolacciando resistiamo un'altra oretta.
All'una scatta di nuovo un'altro momento di follia collettiva... l'ultimo... nel senso che da quel momento in poi rimango in piedi senza nemmeno la possibilità di grattarmi l'orecchio!!
Fino al momento dell'apertura dei cancelli (circa 4 ore dopo) non posso far altro che invidiare quelle persone che, arrivate alle 9.55 ora non solo sono nel vascone precedente, ma essendo le ultime di quel vascone, non provano nemmeno ad accalcarsi davanti alle "loro" transenne e quindi si sdraiano comodamente al sole, sorseggiando Coca-Cola!

Arrivano le 16.30 e uno alla volta aprono i vasconi e nonostante i tentativi di braccaggio da parte del personale di sicurezza, comincia una corsa folle per entrare dentro lo stadio.
president, veloce come un leprotto, è già un'ombra all'orizzonte insieme a Ludo: durante il "travaso" da un vascone all'altro riescono a saltarne uno, mentre Roberto e me perdiamo posizioni e rimaniamo incastrati un vascone dietro.
Passano altri interminabili minuti e finalmente arrivo ai cancelli dove dei poliziotti stanno fingendo di perquisire la gente: mi aprono lo zaino ma non ci guardano dentro (avrei potuto avere tranquillamente un coltello a serramanico), però mi costringono a gettare la bottiglietta d'acqua! O.o

Il palcoEntriamo finalmente nello stadio... lo spettacolo del palco "360" più lo stadio stesso (non ci entravo dai mondiali di Italia '90) è mozzafiato e mi fa rallentare nella corsa verso... già, verso dove? Che fine hanno fatto president e Ludo?
Roberto riesce a prendere la linea e a parlare con uno di loro che ci incitano a correre verso il passaggio di sinistra, prima che lo chiudano!
Ma il passaggio per dove?
Il palco è stato costruito in modo da avere un così detto "inner circle", ovvero una passerella circolare che circonda interamente il palco, ma con un raggio di circa 10 metri più ampio, creando uno spazio "toroidale" (a ciambella) interno tra la passerella ed il palco stesso per ospitare persone.
Non mi dire che quelle vecchie volpi sono riuscite ad entrare nel famoso inner circle...
Dentro l'inner circleCorriamo all'impazzata verso il passaggio che ci hanno indicato e... come per miracolo ci troviamo ad un metro dal palco e a meno di dieci dalla passerella!!!

Ci sediamo lì e facciamo quadrato in modo da difendere (a volte quasi con la forza) la posizione guadagnata.
Ma president è insaziabile: siamo sotto il palco, è vero, ma siamo sul lato est e non centrali come sarebbe perfetto.
Con fare da spia del KGB ci dice a bassa voce che prima del prossimo attacco di follia di massa, quando tutti si alzeranno per accalcarsi sotto il palco, vuole raggiungere la parte più centrale (a nord).
Infatti, quasi come se lui sapesse esattamente il momento, da una calma apparente, salta come un grillo e quasi passando sopra le teste di chi si trova sulla nostra strada, comincia a risalire la corrente delle persone.
Qualcuno si oppone strenuamente al nostro passaggio, gridando "c'è gente che è qui dall'una"... non ho la forza di rispondergli che noi siamo lì dalle dieci... ma tutto sommato sarebbe inutile.
A due passi dal palco... (davanti)Dopo una lotta estrema, riusciamo a raggiungere non solo il centro esatto del palco (sento sotto i piedi i bulloni che fanno da giuntura tra le pedane dell'asse nord-sud) ma ci piazziamo ad un quarto della distanza tra il palco e la passerella dietro di noi (più vicini al palco ovviamente): la posizione PERFETTA!!!
...e a quattro dalla passerella! (Dietro)
Dopo aver atteso undici ore, finalmente si spengono le luci e salgono sul palco gli Interpol.
Supporter d'eccezione, personalmente non li avevo mai ascoltati. Onestamente non mi hanno fatto impazzire... mi hanno fatto, anzi, domandare come possa funzionare questa cosa dei gruppi spalla: se la gente va al concerto del proprio cantante/gruppo preferito, già di partenza qualsiasi altro gli piace meno, se poi ti metti a diretto confronto con loro che suoneranno immediatamente dopo... o anzi, fai aspettare ancor di più il pubblico che è famelico di ascoltare le canzoni dai propri idoli... non parti col piede sbagliato? Mah... eppure evidentemente funziona!

Finito di suonare gli Interpol, si accendono nuovamente le luci e i cori dal pubblico aumentano sempre più di intensità.
Il nome del tour è dato dalla conformazione del palco che, come già detto, è a 360°.
Dalla posizione in cui ci troviamo non possiamo assistere alla loro entrata (se non dai maxi schermi) poiché il gruppo entra dalla curva sud.
Il frastuono è immenso e l'emozione è fortissima.
Quando però salgono sul palco e mi rendo conto di quanto sia davvero vicino a quei quattro che fino al giorno prima erano solo immagini di copertine, locandine, video musicali o al massimo interviste televisive, realizzo di quanto sia valsa la pena della fatica e dell'attesa.

Setlist del concerto

Return Of The Stingray Guitar
Beautiful Day
I Will Follow
Get On Your Boots
Magnificent
Mysterious Ways
Elevation
Until The End Of The World / Anthem (snippet)
I Still Haven't Found What I'm Looking For
Bad / All I Want Is You (snippet)
Mercy
In A Little While
Miss Sarajevo
City Of Blinding Lights
Vertigo / Teenage Kicks (snippet)
Relax (snippet) / Crazy Tonight / Two Tribes (snippet)
Sunday Bloody Sunday / Get Up Stand Up (snippet)
MLK
Walk On / You'll Never Walk Alone (snippet)

Bis:
One / Senza Una Donna (snippet)
Amazing Grace (snippet) / Where The Streets Have No Name
Hold Me, Thrill Me, Kiss Me, Kill Me
With Or Without You / Shine Like Stars (snippet)
Happy Birthday
Moment of Surrender
 
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