Patente nautica...mi è scaduta, ad aprile, la patente nautica. Ottenuta, un po’ a casaccio, come gran parte delle cose della mia mia vita, 15 anni fa a Golfo Aranci…
Essendo ormai, ineludibilmente, entrato nella categoria “ANZIANI”…mi tocca rinnovarla ogni 5 anni!

 

LA CITAZIONE

“La tua vita ti insegue sempre…tu cerchi di evitarla…ma ZAC, quando vuole ti raggiunge e ti colpisce!" (dignitario)

IL PROLOGO

….Mi ricordo che è scaduta la patente nautica (è già un segno buono).


PRIMA MOSSA

…sono anziano, non mi va di perdere tempo, o meglio, di tempo da perdere ne ho... ma ho la presunzione di pensare che possa permettermi, pagando quel  po’ di più che posso concedermi, di "non avere rotture di palle…."
Vado all’agenzia dell’Olgiata (è la più vicina) e chiedo. Risposta, di una stronza, che odio da sempre (ha anche una voce stridula)…”Eh, caro signore, sono finiti i tempi belli…….e poi Lei quanti anni ha?”…Mi rode un po’ ma glie li dico….Lei: “Uhh, allora è ancora più complicato, deve andare alla ASL, a Lungotevere tal dei tali e poi dovrà fare …una lunga trafila..”
Mi vengono i brividi!

 

SECONDA MOSSA

Il mio DNA mi impone di risolvere i problemi in fretta e, se possibile, cercando ostinatamente di non “avere rotture di palle”. Telefono a tutti: Tonino M., Tonino E., Cogotti, la Capitaneria di porto di Golfo Aranci…Tutti mi sbattono sulle gengive la stessa parola, con un sogghigno satanico e misterioso , qualcuno maliziosamente la scandisce: A... S... L... (ma che cacchio significa?, perché esiste, chi l’ha inventata?... Chi li paga quelli della ASL... Io e tanti altri costretti a pagare le tasse perché capitati in questa categoria?
Un ultimo disperato tentativo: telefono ad un ammiraglio che abita all’Olgiata. Forse mi può dare qualche dritta...
Mi fa aspettare una settimana e poi, fiero di aver raccolto informazioni preziose, ma come in un incubo, mi annuncia la stessa cosa: "devi andare alla..." pronuncia la stessa parola... non la voglio più scrivere... neanche pensare!

 

TERZA MOSSA

Ci vado! ...però non apposta, non voglio dargli soddisfazione. Sta vicino alla Pistelli. Con indifferenza, probabilmente fuori orario. Quando vado a prendere mia nipote.
Entro: ci sono degli scalini e una discesa per handicappati... per comodità la percorro e mi ritrovo nella sala d’attesa del primo girone dell’inferno! Naturalmente c’è un numero da prendere per accedervi... Ma è sicuro? Lo fanno tutti e lo faccio anche io. Quando tocca a me vado allo sportello e chiedo:
“Devo rinnovare la patente nautica”... Una voce anonima, quasi computerizzata, mi risponde “Speciale?”... Io, dò un colpo di tosse e rispondo “non credo, penso normale”. La voce ribadisce “se è nautica è speciale”... Io già comincio ad entrare in confusione e chiedo “cosa bisogna fare?”, la voce risponde “Bisogna chiedere un appuntamento”.... "Ah bene, posso farlo adesso?” La voce: "No, ormai è fuori orario”... SCAPPO!

 

QUARTA MOSSA

...Lascio passare un pò di giorni. Spesso fa bene resettare tutto e ricominciare da capo. Trovo il numero dell’impronunciabile a Lungotevere tal dei tali e, dopo aver telefonato una decina di volte a degli irridenti numeri di fax (...ancora esistono!), per caso mi risponde un tizio... sembra proprio un competente “addetto ai lavori”. Il suo dialetto,  troppo romanesco, mi mette un po’ di ansia. Ma mi sembra rassicurante ed essenziale: deve portare questo, questo e quest’altro. Poi chiede l’appuntamento, fa la visita e ...tutto a posto. Che meraviglia!

 

QUINTA MOSSA

Compero marche da bollo, faccio le foto, fotocopie della vecchia patente: quello con l’accento romanesco mi ha assicurato che portando il tutto si risolve in meno di una mattinata.
Vado: prendo il numeretto, pago quello he c’è da pagare per la patente nautica... Quella dello sportello non riesce a dirmi se è normale o speciale (ancora un po’ di ansia). Però scopro che non posso fare nulla perché serve un certificato del medico di base di “buona salute”. Mortacci sua... quello con l’accento romanesco non me l’aveva detto... Fisso un appuntamento per tre giorni dopo. Nel frattempo devo ottenere il certificato dal mio medico di base.

 

SESTA MOSSA

Prendo un appuntamento col mio medico di base, la Dott.ssa P.. Mi fa aspettare mezz’ora ma poi mi riceve e riempie, insieme a me, il certificato di “Buona salute” ...si fa per dire! Alla voce “malattie del sangue” le ricordo la mia leucemia. Lei, se n’era dimenticata, mi dice “bravo”!
“Sta minchia” penso io, e penso anche che ho fatto una stronzata... mi sono fatto la spia da solo!

 

SETTIMA MOSSA - OGGI

Vado, sicuro, all’ora stabilita, nel posto giusto, con tutti i documenti in regola!
Salgo al terzo piano e una Dottoressa/stronza mi chiede, come se tutti e due stessimo lì per caso, “Cosa deve fare?”... ”La visita per la patente nautica”, rispondo sicuro. La stronza dà un’occhiata ai documenti e, con evidente soddisfazione mi dice “No, qui è tutto sbagliato, deve fare altri versamenti e sottoporsi all’esame di una commissione medica... perché Lei ...ha una leucemia...
Io obietto che ce l’ho da 12 anni e continuo a guidare il gommone senza problemi: lei mi guarda perplessa, entra nella stanza di un “Capo” e dopo mezz’ora esce e mi dice di andare al primo piano dove posso fare la richiesta per essere sottoposto al giudizio di una "commissione medica”.
Mi viene in mente “il processo” di Kafka... comincio a perdere la pazienza. Comunque mi sottopongo di nuovo all’onta della fila, con i numeretti. Mentre aspetto mi viene di nuovo voglia di scappare!... Chissenefrega!  Guiderò senza patente... Tento un ultima telefonata a Tonino M. nella speranza (insensata) che in Sardegna ci siano leggi diverse... non mi risponde! Mentre il telefono squilla a vuoto un tizio prende a parolacce una impiegata perché ha saltato un numero. Il titolare del numero sbagliato si incazza e stanno per prendersi a botte. Ma per fortuna, dalle urla sconnesse riesco a percepire che sto facendo la fila sbagliata!
Vado in un altro posto (quello giusto) dove ci sono due sportelli: LIBERI! In uno c’è una monaca (sì, una monaca…perché? boh!!) nell’altro una signora. Scelgo la seconda. Le chiedo quali modelli devo presentare per la commissione medica e vedo che mi guarda con occhi “assenti”. Non ha capito, mi dice di ripetere e litiga con la monaca perché sta facendo chiasso con un altro. Capisco che forse è un po’ sorda e comincio a urlare anche io. Alla fine mi spiega (parlando un calabrese stretto, quasi incomprensibile - giuro!) che devo riempire altri moduli e fare un elettrocardiogramma e una visita ematologica. Mi consiglia di fare intanto la visita per la “prontezza dei riflessi”. E’ l’unica che posso fare…tanto sto lì, l’ho già prenotata... vadi vadi.. che il dottore l’aspetta! Cacchio... qui me li faccio a burro e sugo. A tennis ho ancora i riflessi di un gatto!
Salgo al terzo piano e trovo finalmente un dottore canuto (sembra abbia dieci anni più di me). E’ lui che deve sottopormi alla prova. Mi dice di attendere perché c‘è un altro nel suo studio (dò una sbirciata e non vedo nessuno...  forse anche questo mi sta prendendo per il sedere). Finalmente mi riceve e comincia la prova dei riflessi... (ORA VI FACCIO VEDERE IO!)... Mi dà un pulsante e mi dice “quando si accende la luce rossa non faccia nulla, quando si accende quella verde prema il pulsante”... sono daltonico...
MI VIENE VOGLIA DI VOMITARE!!!
Mi vengono in mente dei flashback della mia vita... come sono riuscito a prendere la prima patente, come sono entrato in Rai, come ho preso la licenza liceale, come mi sono laureato, come ho conosciuto mia moglie, come sono venuto al mondo... come ne uscirò (ancora “a vanvera”?).
Comincia il martirio... io premo il pulsante a casaccio, cercando di ostentare sicurezza... ma man mano che passano interminabili secondi entro in uno stato di  debolezza, confusione, sudorazione, ansia... paura! Lui mi guarda, perplesso, ma con uno sguardo benevolo. In quel momento squilla il mio telefono e parte “Umanamente uomo” di Battisti. Il medico canuto con camice bianco (tutto bianco - ora capisco - è un angelo!) mi fa i complimenti per la suoneria. Mi chiede come ho fatto a metterla. Glielo spiego e gli dico che quel mondo mi è familiare perché “bla bla bla” la radio ecc. ecc. Lui mi ascolta e poi mi dice che adora Lillo & Greg... e che ricorda “gran varietà” e bla bla bla...
Mi chiede come mai mi sia venuto in mente di dichiarare che ho la leucemia... (anzi si dimostra un po’ preoccupato per la mia salute). Io lo tranquillizzo e gli spiego che non costituisce un problema per la guida di un gommone. Lui, l’angelo, capisce e mi dice che stavo per cadere in un pozzo senza fondo... poi si alza, mi porta dalla “Dottoressa capo” che firma tutti i documenti e obietta solo sulla foto che ho portato, che un po’ mi invecchia!
E’ finita!

Collegati o registrati per inviare un commento