Il grande ingranaggio di cui facciamo parteCome diceva Denzel Washington in Philadelphia, cercherò di scrivere come se parlassi ad un bambino di quattro anni... Non tanto per chi mi legge, ma per ricapitolare a me stesso come funziona il grande ingranaggio.
Dunque, è risaputo che quando c'è una guerra si "smuove l'economia".
Non me ne intendo molto, ma nella mia mente semplice immagino che possano guadagnare tutti coloro che fabbricano armi e forse anche tutti quelli che hanno una fabbrica che normalmente produce macchine, automobili o ferraglia di qualsiasi genere, che non solo sono giustificati a trasformare la propria produzione in armi ma che, sogno di ogni commerciante, hanno un acquirente sicuro: lo stato!
Perché è un acquirente sicuro? Perché le armi sono per definizione un investimento "a perdere": nel momento in cui fabbrichi una bomba sai con certezza che quella serve a fare un solo "BUM", poi bisognerà costruirne un'altra e poi un'altra e così via.
Quindi più dura la guerra più il fabbricante sarà contento.


Ma non solo: quanti soldati dovranno essere pagati, addestrati, sfamati, alloggiati.... ricoverati o sepolti?
Quindi quanta gente magari semplice o senza un lavoro è felice di essere pagata, sfamata e alloggiata gratuitamente? Quanti addestratori di soldati in più hanno un lavoro? Quanti cuochi, albergatori, camerieri... Fino, ahimè, ad infermieri, dottori o pompe funebri in più lavorano grazie ad una guerra?
Per non parlare delle città bombardate da ricostruire...
Ma chi paga tutta questa gente? Lo stato... Ok, ma da dove prende i soldi lo stato?
Dalle banche.
Quindi mi sembra di capire che le banche sono ben contente di avere un credito nei confronti di uno stato... Uno stato non può dare bancarotta, quindi prima o poi dovrà restituire i soldi richiesti.
E da dove prende i soldi lo stato per restituirli alle banche? Ovviamente da noi.
Ora, secondo te che mi stai leggendo, se io e te creiamo una bella coalizione, ci mettiamo dentro anche i miei fratelli, cugini e parenti, ci mettiamo anche i tuoi... E andiamo dallo stato a dire che NON VOGLIAMO pagare queste tasse per sovvenzionare una guerra, secondo te, ci ascoltano?
Non so te, ma io sono abbastanza sfiduciato.
Se invece ci vanno i banchieri delle più grandi banche mondiali, dicendo che loro VOGLIONO una guerra, che se lo stato crea le condizioni o accetta di andare in guerra, c'è "qualcosina per lui" e che se invece non ci va, non gli fanno più credito, secondo te lo stato li ascolta?
Ci siamo capiti.
Rimane da risolvere il problemino delle tasse.
Vediamo un po', rispondi a questa domanda: se ti dico di dare un calcio in culo al prossimo passante che incontri, lo fai?
Immagino di no... Se però ti genero un buon motivo facendoti credere che quello ha toccato il culo a tua sorella, penso che andresti un tantino oltre il calcio in culo.
Moltiplica per mille quella sensazione di rabbia e pensa a cosa faresti se tua sorella si fosse trovata proprio in una delle twin towers a New York l'11 settembre 2001 o nella stazione di Atocha a Madrid l'11 Marzo del 2004 o nella metropolitana di Londra il 7 luglio del 2005 o al Bataclan a Parigi a vedere gli Eagles of Death Metal il 13 Novembre del 2015... o abitasse ad Aleppo oggi.
Non voglio aprire il vaso di Pandora della sterile disamina su chi possa essere stato a fare quegli attentati, ti dico solo che secondo me un esaltato religioso può essere pericoloso esattamente quanto un assetato di soldi e potere, anche senza turbante in testa.
Mi basta che ti immagini che arrivi da te il signor Stato e ti dica "se mi paghi queste tasse ti prometto che con questi soldi vendico tua sorella"... che fai, non glieli dai?
Magari hai un mutuo, due figli a carico, non arrivi a fine mese, ma glieli dai e ben volentieri.
Chiaramente spero che tua sorella non sia stata in nessuno di questi posti e che ora stia a giocare a tombola con il caminetto acceso, però magari hai l'amico di un amico che purtroppo... O sei semplicemente una persona sensibile che si immedesima in chi è stato meno fortunato di te e che è capitato in una di queste orribili infamie.
Certo, magari con due figli a carico e il mutuo glieli daresti pure, ma sei indeciso...
Ma scusa eh, ma tu a lavoro come ci vai? Non ci vai in macchina? E allora: da dove pensi che venga il petrolio per la tua macchinina? Sì, ok c'è l'energia alternativa e la tecnologia per sfruttarla, ma quella dipende dal plinto di trazione della supercazzola prematurata con scappellamento a destra... Tu pensa al presente e alla benzina che devi mettere nella macchina... Come pensi che arrivi al benzinaio sotto casa tua eh? Eh? EEEEH??
Niente, non ti ho convinto ancora... Allora sai che c'è, per convincerti ti bombardo di informazioni, come ti giri ti piazzo un giornale, un TG o un qualsiasi altro media che ti mostri quanto male c'è al mondo e che quindi ti suggerisca che saresti uno spilorcio a non pagare quelle tasse.
Alla fine cedi e sovvenzioni anche tu una guerra a caso.

Fantastico c'è un sacco di gente ora felicissima della tua decisione che si danno gran pacche sulle spalle, strette di mano e qualche sniffatina di coca: sono i banchieri di cui sopra che radono al suolo città come la barba la mattina.
Sono ricchissimi, potentissimi e mettono uomini facilmente manipolabili con la capacità di fare proseliti in punti chiave: tutti piccoli salvini o belpietro (la minuscola non è un errore, ma un dovere) che ti aizzano quando serve su questo o quell'altro tema.
Esempio: quando viene rasa al suolo una qualsiasi Aleppo, questi stupidi sopravvissuti senza un minimo di decenza che fanno? Scappano... ma pensa te, che gente senza midollo. E dove vanno?
Vengono proprio a casa nostra a rubare, uccidere, violentare le nostre donne o se sfiga vuole che non se ne becchi nemmeno uno a commettere alcun reato a mangiare a sbafo con i nostri soldi... Dimenticando di aggiungere che se non mangiassero diventerebbero davvero pericolosi come chiunque di noi...
Come fai sbagli e sei attaccabile dai qualunquisti.
Quando invece succedono cose come uccidere quel cretino esaltato della strage di Berlino, i coglioni di cui sopra ci sguazzano e l'altro giorno ho visto quel pezzo di carta igienica chiamato "La Verità" del sedicente direttore di cui sopra, che titolava a grandi lettere "Uno di meno"... Un colpo da maestro, bisogna dargliene atto, parlava di "attentatori", ma essendo l'attentatore tunisino ed essendo stato ucciso in Italia, lasciava sottintendere "Un immigrato di meno" perché la strategia è ovviamente spingere sulla dicotomia "immigrato = attentatore".
Ora, dì la verità, tu che sei occupato a sfamare i tuoi due figli e a pagare il tuo mutuo, hai davvero tempo per approfondire la cosa e a capire i perché e i percome? Dai, sii onesto, butti lì uno sguardo tra una pappina e una rata e dici "già, questi immigrati sono proprio pericolosi".
Così da lì la risoluzione ad una delle grandi seccature della guerra (l'emigrazione di massa) a furor di popolo (ma... veramente io non sarei d'accordo... ah già, l'abbiamo detto prima, a noi non ascoltano) invece che fermare la guerra è (rullo di tamburi) CHIUDERE LE FRONTIERE!!
E giù con inutili e costosissimi controlli agli aeroporti, alle stazioni dei treni per dare la parvenza di sicurezza, Brexit che fanno crollare i mercati, fino ad aberrazioni come presidenti americani arancioni che vogliono tirare su nel 2016 un muro con il Messico per risolvere il problema della... loro popolarità.

Come diceva ne "Il Grande Freddo" l'attore Jeff Goldblum interpretando un giornalista "mai scrivere un pezzo più lungo che un americano medio non possa leggere durante una cagata media", non essendo io un giornalista ti avrò probabilmente perso una cinquantina di righe fa, soprattutto te che, come dicevamo, sei occupato a fare le pappine e a pagare la rata.

Quindi nessun problema, la guerra è giusta, sovvenzionarla anche, gli immigrati sono tutti brutti e cattivi, soprattutto gli islamici, possiamo dormire sonni tranquilli: l'ingranaggio gira come deve e noi siamo tutte le sue rotelline ordinate.

Buona fortuna.

Collegati o registrati per inviare un commento